Di allarme meteo a Roma, figli adolescenti e letture serali
Circa un’ ora fa ho scritto questo status sulla paginetta Fb de Le mamme non mettono mai i tacchi:
Per quanti ancora non lo sapessero, domani 6 novembre a Roma le scuole sono chiuse per un allarme meteo. Superboy oggi pomeriggio aveva karate, ero sicura che qualcuno dei suoi compagni di corso l’avesse avvisato dell’improvvisa vacanza . E invece no. Per una botta di culo fortuita serie di circostanze sono riuscita a tenerglielo nascosto. Soltanto mia suocera, che abita due piani sotto il nostro, è quasi riuscita a sventare il mio piano criminale; ho cacciato un urlo disumano proprio mentre stava per stava per dire al cucciolodenonna che domani non avrebbe dovuto infilare il grembiulino.
” Gabrie’? Che ce l’hai una cipollaaaaAAAAAAAA??? Le mie sono tutte ammuffiteeEEEEEE!!!!“
“Ma che te strilli, Lua’?” mi ha fatto lei, e poi ha visto il mio disperato segnale e ha capito. In famiglia ho la fama di essere dura d’orecchi, anche se non è vero per niente, e allora il marmocchio non si è insospettito.
E poi niente TG a cena stasera, che fra parentesi se mio marito non fosse fissato col volersi rovinare per forza i pasti io neppure lo vedrei. Preferisco leggere in altri momenti le notizie, quando sto mangiando preferisco vivere. Comunque…
Un sesto senso, pure settimo, mio figlio ce l’ha. Stasera ha fatto melina come neppure il più consumato dei calciatori. Ha iniziato a contrattare così come non faceva da tempo sulle pagine del libro da leggere. Ha tirato fino a ottenere che gli leggessi ben oltre il limite stabilito. Perchè noi la sera leggiamo sul serio, non è una cosa che raccontiamo solo per poi fare i fighi sulla rubrichètta di recensioni di libri per bambini che curiamo per genitoricrescono.com.
Insomma, ha contrattato vincendo il mio sfininimento. Stasera sono stanca morta, è per questo che gli ho raccontato una frallacchera. Il mio piano era di mettermi a scrivere qualcosa. Non questo post ma un breve articolo e poi a nanna entro le 23:00. Lui non mollava, e alla fine ho fatto finalmente il mio sporco mestiere di mamma: l’ho tirato fuori dalle coperte del lettone di scatto – considerando la sua mole attuale è stato come stanare un cinghiale incastrato con il culo in un tombino- e gli ho detto di infilarsi in branda alla svelta.
“Perchè, mamma? A te piace tanto leggermi le storie!” ha cinguettato lui, scuotendo l’aria con il flap flap delle sue paraculissime ciglia assassine.
“Perchè lo dico io. Punto. E poi sono stanca morta stasera. E’ tardi, devo pure scrivere un articolo…”
“Scrivi LA”
“In che senso?”
“Scrivi LA. Articolo determinativo singolare femminile. Così ti sbrighi!”
Adolescemenza, siore e siori. E’ la cosa tragica è che mi diverte pure.
Domani le scuole sono chiuse a Roma e provincia. Un’ordinanza precauzionale per un allarme meteo. Domani deve piove tanto, ma tanto tanto. Deve venì giù il Colosseo a grandinate, come minimo. Perché se nun ce pensa er cielo, me sa che ce pensa qualcun altro. Genitori, tanto per spifferarvi un’ipotesi di probabile colpevolezza.